Studio della Sordità
La perdita o la compromissione di uno dei nostri sensi è indubbiamente qualcosa di davvero poco piacevole da provare sulla propria pelle e, quando questa avviene, modifica per sempre la nostra vita, la nostra autonomia e i nostri rapporti con gli altri.
L’udito rientra sicuramente tra le parti sensoriali del nostro corpo più sottoposte a disturbi, i quali non ci consentono di sentire in modo chiaro come una volta. La maggior parte avvengono con il semplice avanzare degli anni. Al tempo stesso, possono manifestarsi anche in età più giovane.
Chi si trova in questa situazione sa bene quanto sia invalidante convivere con questo tipo di problematiche. Ecco perché, ai primi segnali di abbassamento dell’udito o di peggioramento di una situazione clinica preesistente, è necessario che tu ti rivolga a un medico specialista che valuterà con cura la tua condizione.
Disturbi dell’udito: cosa sono e come si suddividono
I disturbi che colpiscono l’udito possono variare per tipologia, origine e intensità.
Questi si presentano soprattutto con l’avanzare dell’età, ma possono manifestarsi anche nelle persone più giovani soprattutto in presenza di:
Malformazioni
Traumi
Processi infiammatori
Eccessiva esposizione ai rumori
La perdita totale delle capacità uditive viene definita sordità. Quando invece siamo di fronte a una compromissione dell’udito, con perdita parziale, parliamo di ipoacusia.
Vediamo insieme nel dettaglio come si differenziano.
Ipoacusia
Come accennato precedentemente l’ipoacusia è una perdita parziale o una diminuzione dell’udito, che può verificarsi in una o in entrambe le orecchie. In base al livello di gravità, l’ipoacusia può essere leggera, moderata, severa e profonda.
Ci si può accorgere di essere in sua presenza quando non si sentono bene i suoni e non si capiscono bene le parole.
Solitamente si manifesta quando vi è un fisiologico invecchiamento dell’organo uditivo e in questo caso si parla di presbiacusia. Ma non sempre è così, vediamo perché.
A seconda di dove è localizzato il problema, le ipoacusie possono essere suddivise in due principali categorie dal punto di vista clinico-audiometrico:
- ipoacusia neurosensoriale, quando colpisce l’orecchio interno o il nervo acustico. In questo caso vi è una riduzione della percezione delle frequenze che rende i suoni meno semplici da udire. Questo tipo di ipoacusia si presenta soprattutto con l’avanzare dell’età, ma anche l’esposizione eccessiva a rumori può causarla. Si tratta di una patologia quasi sempre permanente, che richiede una riabilitazione specifica.
- ipoacusia di trasmissione, quando colpisce la parte più esterna dell’orecchio (condotto uditivo, membrana del timpano, martello, incudine e staffa). Tra le sue cause principali vi sono malformazioni, traumi e infezioni. Dal punto di vista medico, viene trattata diversamente da quella neurosensoriale.
Peggiorando nel tempo, con cure non adeguate, l’ipoacusia può portare alla sordità.
Sordità
La sordità, invece, è intesa come perdita totale delle funzioni uditive, che comporta la completa assenza di udito. Quando avviene solo in un orecchio si definisce anacusia. In entrambi viene detta cofosi.
Le cause della sordità possono essere numerose. Tra queste troviamo:
- cause genetiche o acquisite;
- malformazioni;
- patologie neoplastiche, come la presenza di tumori benigni o maligni;
- infezioni, infiammazioni e patologie infettive;
- patologie vascolari, degenerative e/o autoimmunitarie;
- perforazione della membrana timpanica;
- traumi acustici o cranici;
- fattori legati all’avanzare dell’età.
Anche la sordità, come avviene per l’ipoacusia, può suddividersi in diversi livelli a seconda dell’indice di gravità della perdita di udito misurata in Decibel (dB).
Essa può essere:
- Lieve, quando la soglia uditiva è compresa tra una cifra che va dai 20 ai 40 dB. In questi casi ciò che non si riesce a sentire sono i suoni di basso volume, ad esempio i sussurri.
- Media, quando la soglia uditiva è tra i 40 e i 70 dB. In questi casi si ha difficoltà a percepire anche i suoni di una conversazione che avviene con volume e toni normali.
- Grave, quando la soglia uditiva è tra i 70 e i 95 dB. Le persone che rientrano in questa fascia riescono a percepire solo alcuni suoni delle parole, indipendentemente dal volume e dall’intensità con cui vengono pronunciate.
- Profonda, quando la soglia uditiva è uguale o superiore ai 90 dB. In questi casi, le parole non sono più udibili.
Ogni livello prevede approcci terapici differenti, ecco perché è sempre necessario stabilire con precisione, grazie a degli esami specifici, il livello di sordità di un paziente.
Studio della sordità: gli esami per controllare la salute dell’udito
Valutare con precisione e accuratezza la natura e il livello di deficit uditivo è fondamentale per poter stabilire delle cure adeguate che possano consentire al paziente di migliorare la propria condizione e riprendere finalmente in mano alcuni aspetti della propria vita che, inevitabilmente, i problemi all’udito hanno modificato.
La medicina contemporanea, sempre più combinata alla tecnologia, offre diverse soluzioni per diagnosticare, monitorare ed eventualmente curare i disturbi uditivi.
Colui che si occupa della diagnosi e del trattamento dei disturbi uditivi è il medico otorino, il quale, oltre a valutare lo stato di salute del condotto uditivo e della membrana del timpano durante una visita specialistica, effettua degli esami specifici per valutare la capacità uditiva del paziente.
Gli esami per la valutazione dell’udito più conosciuti sono:
- quello audiometrico, che si suddivide a sua volta in tonale e vocale, il quale ha l’obiettivo di individuare la soglia in decibel fino alla quale il paziente è in grado di percepire un suono;
- quello udito impedenziometrico, che misura il grado di elasticità della membrana timpanica. Quando l’elasticità è ridotta o assente significa che è presente del muco all’interno del timpano, il quale impedisce la corretta trasmissione del suono.
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Avere un udito ben funzionante è una condizione fondamentale per vivere una vita serena e in armonia con il mondo esterno.
Come hai visto, numerosi possono essere i livelli di ipoacusia o sordità in cui un paziente si può trovare. Solo grazie a un’attenta analisi e a degli esami di valutazione specifici è possibile stabilire con precisione il grado dei disturbi dell’udito, in modo da poterli risolvere efficacemente.
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